Ci sarà un dopo...
C'è un grande assente nelle vicende a cui assistiamo,
un'ombra, un ectoplasma di quel sogno e di quel patto che fu siglato alla fine
della seconda guerra mondiale. Perché quella tragedia che aveva ferito tutti
non si potesse ripetere ancora. Una analoga iniziativa, la Società delle
Nazioni, aveva già fallito il suo obiettivo dopo la prima guerra mondiale non
riuscendo a impedire la spirale del conflitto imponendo una soluzione negoziale
per le varie controversie tra stati. Ci sarà un dopo anche di questa crisi, che
non riesco a immaginare come possa concludersi, ma che lascerà sul campo non
solo macerie e disperazione, ma anche un vuoto che l'umanità dovrà porsi il
problema di colmare. Non abbiamo vissuto come pensavamo ottanta anni di pace
idilliaca; gli stati e le potenze in campo hanno infatti continuato a
confrontarsi, con le minacce, con la guerra fredda, con i tanti conflitti
limitati in tutti gli angoli del mondo. Ma forse solo in un altro momento, la
crisi dei missili a Cuba, siamo andati vicini come ora a lasciarci sfuggire di
mano la situazione; e sappiamo bene che l'esito sarebbe devastante per tutti.
Ci sarà un dopo, spero, e l'umanità dovrà riflettere, e pensare a come dotarsi
di qualcosa, una entità sovranazionale e terza, con reale e sostanziale
autorità e deterrenza tali da scongiurare i conflitti, e imporre soluzioni
negoziali. Perché prima o poi qualcuno lo farà, lo schiaccerà quel dannato
bottone rosso condannandoci alla estinzione come specie. Cosa che a noi
potrebbe anche dispiacere, ma magari darebbe sollievo al pianeta e a tutte le
altre specie viventi!!!
Ci sarà un dopo, ma serviranno milioni di anni per
cancellare i danni da noi provocati!
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