Il fico d'india

Ma voi ve lo siete mai chiesto? Come diavolo gli sarà venuto in mente al primo che ci ha provato, e mi immagino la scena. É in una campagna assolata, gran caldo e intorno alberi da frutta. Pesche invitanti, fichi maturi e lui osserva invece fisso fisso quella pianta. Disordinata e selvatica, aggrappata a un mucchio di pietre ammassate; con delle grandi pale piene di spine accuminate e dei frutti colorati è vero, ma anche loro pieni di sottili spine malefiche e infide. Ci sono le pesche facili facili ma lui no, a lui gli morde la curiosità di andare a vedere cosa ci sia dentro quei frutti così strani. Subito si riempie le mani di spine dolorose, ma poi insiste ed ecco che scopre la meraviglia di un frutto dolce e delizioso. Oh sia ben chiaro che la vita non funziona mica sempre così, perché a volte ci sono solo spine e basta; le cose e le situazioni che ci arrivano ostiche e minacciose solo quello sono, delle rogne e basta. Ma visto che quelle quando decidono arrivano senza chiedere permesso, comunque varrebbe la pena di andare oltre, di non fermarci a quello che appare e provare a vedere se dentro ci può essere magari qualcosa di utile e buono. Può capitare, se riusciamo ad andare...oltre le spine!




Commenti

  1. È nel DNA di ognuno la spinta più o meno forte di scoprire il gusto di un frutto sconosciuto... Sono nato a Torino e ho conosciuto i fichi d'india quando ero già adulto. Vederlo sulla pianta è stato entusiasmante sottovalutando però le piccole spine della buccia. ...Continuo a mangiarli e a provare frutti nuovi.

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  2. Da curiosa quale sono non posso che essere d’accordo con quel tizio…il primo che ci ha provato ad andare sempre oltre le spine ed è stato premiato dalla bontà del Fico d’India …e idem per la Vita solo così a parer mio mordendola la si puó assaporare pienamente …il meglio non è mai ‘a portata di mano’ :) katia

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