La meraviglia!

Quando è stata l'ultima volta che i vostri muscoli facciali si sono distesi e mossi e contratti così? Certo che il nostro viso muove di continuo in espressioni sempre diverse, a seconda dei momenti e delle situazioni, che però finiscono con il tempo e la consuetudine per diventare repertorio. Ognuno infatti finisce per avere una limitata e personale gamma che ci rappresenta e definisce agli occhi degli altri. Ed è proprio l'uso continuo di quella gamma, e quella sola spesso o prevalentemente, che finisce per disegnare anche il nostro volto. Ciò che proviamo, e il modo in cui reagiamo e valutiamo ciò che accade, non solo ci struttura, ma persino disegna il nostro volto, non è fantastico? Usando infatti quei 36 muscoli in sequenze ripetitive si forma la maschera che esibiamo al mondo e con cui comunichiamo quello che siamo. Succede però che a volte l'effetto diventa causa, e l'abitudine a un gamma ristretta di espressioni ci impedisca anche di provare e godere anche di altre emozioni. Prendete per esempio la meraviglia; da quando non ci siamo lasciati andare a provare meraviglia, provarla fisicamente intendo. Ma noi ce ne andiamo in giro con questa rigida maschera da scettico blu, di coloro che hanno già visto e provato, e al massimo solleviamo un sopracciglio dando tutto per scontato, già visto e conosciuto. Provate invece a far come da bambini, quando tutto era meraviglia. Scegliete qualcosa che di sicuro avete vicino o intorno, e osservatela bene, come fosse la prima volta che la scoprite, lasciando la chimica libera di distendere e contrarre tutti i muscoli che vuole. E proverete appieno anche quella emozione che dovremmo sempre avere di fronte a quanto ci circonda.

 


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