Dice: io amo il mare!

Si, bravi tutti da una bella spiaggia, acqua cristallina che dolcemente ti rinfresca e ti culla. Ma prova a chiederti come mai una frase così non la sentiresti quasi mai da un marinaio, un pescatore o un grande navigatore. Vero, per molti è lavoro, ma non solo per questo. Perchè per loro è tormento; perché il mare è come quegli amanti maledetti, capaci di grandi dolcezze ma anche di improvvisi e imprevedibili cambi d'umore. Bizze e tempeste che ti travolgono e sai che non hai scampo perché in quel momento non avrebbe pietà per te; ti senti morire e anche potresti morirne perché non baderebbe a te. Momenti in cui, grandissimo figlio di puttana, c'è spazio solo per la sua furia che scarica violenta su tutto quello che trova. E come gli amori tossici ti lega a se come una droga in questa altalena, sulle montagne russe delle sue onde e dei suoi umori, nell'attesa dei suoi momenti di placida dolcezza.
Tempête de l'île d'Ouessant du 8 février 2016

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