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Visualizzazione dei post da marzo, 2023
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  Le lumache d’acqua ed il cioccolato. Il “cervello” delle lumache è molto semplice da studiare. Il sistema nervoso centrale di una lumaca, infatti, conta meno di ventimila neuroni. noi ad esempio ne abbiamo oltre cento miliardi.  Tuttavia, i neuroni di lumaca, come i neuroni di molti altri invertebrati, sono più grandi. Questo permette ai ricercatori di poter identificare uno stesso neurone in diverse lumache appartenenti alla stessa specie e studiare quale tratto del comportamento esso controlli. E comunque anche con quei pochi neuroni riescono a far un mucchio di cose, a dimostrazione che a far le cose normali non è che ne servano poi tanti. Si muovono alla ricerca del cibo e si difendono dai pericoli. E poi sono sessualmente di vedute aperte. Sono ermafroditi ed il loro sesso nell’accoppiamento dipende dal partner che hanno trovato. Fanno come gli va quindi. Leggo poi da uno studio che il trattamento delle lumache con epicatechina, un flavonoide presente soprattutto nel ciocc
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 Ma cosa è la pace?! Sono nato nel dopoguerra, in un mondo ancora difficile ma pieno di speranza e possibilità. Il miracolo economico della ricostruzione spalancava opportunità per chiunque sapesse darsi da fare, mentre ascoltavo i discorsi dei grandi e i loro racconti su quello che era stato l'incubo della guerra. Da adolescente ho vissuto intensamente l'incombere della guerra fredda e l'incubo della minaccia nucleare, i missili a Cuba, ma anche Praga e Budapest, e il Vietnam e tutte le altre piccole guerre del conflitto permanente e limitato. Poi arrivò la stagione dei trattati, sulla limitazione e riduzione degli arsenali atomici (Salt 1 e 2), la Ostpolitik, e parve quasi una resipiscenza della umanità di fronte alla prospettiva della auto distruzione totale. Poi ancora cadde il muro e a molti, me compreso, parve che una stagione fosse del tutto alle nostre spalle. Qualcuno scrisse persino che la storia fosse finita.(Fukuyama) Sembrò che il linguaggio della economia pote
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  Le verità apparenti. Ricordo di essere rimasto a lungo a osservarlo nel suo ipnotico oscillare. Parigi, il Panthéon e quella grande sala tutta per lui; una sfera dorata da 28 Kg appesa a un cavo lungo sessanta metri. Al centro di quella cupola altissima. Mi è tornata in mente la splendida descrizione che Umberto Eco ne fa nel suo libro "Il pendolo di Foucault", mentre a piedi fermi sul marmo notavo il suo lento spostarsi mentre si allontanava da me. All'improvviso mi è stata chiara la falsità di certe verità apparenti, perché non era lui ad allontanarsi... ero io che mi stavo spostando! Quasi come una vertigine, come se ti accorgessi che ciò che pensavi fisso e solido sotto i tuoi piedi si muove invece, togliendoti la certezza di una stabilità in realtà del tutto illusoria. Ero io a muovermi; e con me il marmo su cui posavo i miei piedi, la città le montagne i mari e le foreste e tutto era in movimento rispetto a un punto fisso chissà a quale vertice in quale angolo d
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  Ci sarà un dopo... C'è un grande assente nelle vicende a cui assistiamo, un'ombra, un ectoplasma di quel sogno e di quel patto che fu siglato alla fine della seconda guerra mondiale. Perché quella tragedia che aveva ferito tutti non si potesse ripetere ancora. Una analoga iniziativa, la Società delle Nazioni, aveva già fallito il suo obiettivo dopo la prima guerra mondiale non riuscendo a impedire la spirale del conflitto imponendo una soluzione negoziale per le varie controversie tra stati. Ci sarà un dopo anche di questa crisi, che non riesco a immaginare come possa concludersi, ma che lascerà sul campo non solo macerie e disperazione, ma anche un vuoto che l'umanità dovrà porsi il problema di colmare. Non abbiamo vissuto come pensavamo ottanta anni di pace idilliaca; gli stati e le potenze in campo hanno infatti continuato a confrontarsi, con le minacce, con la guerra fredda, con i tanti conflitti limitati in tutti gli angoli del mondo. Ma forse solo in un altro mome
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  Si fa presto a dire “ecologia!! Fin dalla etimologia del termine si comprende come il suo significato sia più ampio; molto più ampio. Molto più che aver cura della natura e dell'ambiente, come per semplificazione e moda del momento si usa sempre più spesso, perché la sua portata ha il carattere di “filosofia generale”. Ecologia è studio della relazione tra sistemi interconnessi e interdipendenti, e ne spiega le interazioni. Un approccio che sia “ecologico” allora non può prescindere dal suo vero e più complessivo obiettivo che consiste nella ricerca del giusto equilibrio tra i sistemi in gioco, perché ogni squilibrio compromette inevitabilmente l'intero quadro generale. Difendere le foreste, pulire i mari e proteggere le specie viventi va fatto senza alcun dubbio, ma a poco serve se non avviene una vera rivoluzione e di concerto un cambio radicale di paradigma. Pianeta Economia e Persone sono i tre grandi sistemi che presentano tutti squilibri evidenti ed è in questi tutti c
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  Il fantasma di Ota Benga Aveva poco più di vent’anni quando tornando al suo villaggio dopo la caccia lo trovò distrutto e fu anche lui catturato. Era un pigmeo, africano, e finì in uno zoo nel Bronx, una gabbia insieme ad un orango ed uno scimpanzè. Erano i primi del novecento; solo ieri. Migliaia di persone andarono a vedere il fenomeno, spacciato per l’anello di congiunzione tra l’uomo e la scimmia. Esimi scienziati lo studiarono e lo usarono per sostenere così la teoria evoluzionista. Lo liberarono poi e qualcuno provò ad inserirlo; ma anni dopo morì. Suicida. Credo che il suo fantasma continui ad aggirarsi, condanna di una umanità che non è cambiata. Ancora. Una umanità che il progresso sta miscelando a sua insaputa, ma che ancora rigurgita e si arrocca. Preda dei propri egoismi e gelosa delle proprie conquiste, cerca nella diversità un disvalore. Il diverso per colore della pelle, religione, provenienza, cultura come altro da sé, come minaccia, in qualche modo inferiore; invec
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  “Attitudine al cambiamento” Nel minuto che impiegherete per leggere questo post il nostro cuore avrà pulsato da 60 a 100 volte, spingendo circa 7 litri di sangue lungo una rete vascolare lunga quasi 95.000 Km. All'interno delle nostre cellule saranno avvenute almeno 100.000 reazioni chimiche. I processi di mitosi avranno generato un numero pari a 10 milioni di cellule nuove in sostituzione di quelle morte o danneggiate. Nello stesso minuto miliardi di persone avranno compiuto azioni, detto cose, preso iniziative e fatto scoperte che influiranno sulla nostra vita. Lo stesso accade nell'infinitamente piccolo, nel mondo animale e vegetale, su questa palla che ruota e si sposta di continuo intorno a un sole, in una galassia tra miliardi di galassie in espansione... Se qualcuno avesse pensato che in questo minuto non sarebbe cambiato niente si rassegni: niente è più come era! Il cambiamento quindi non è un evento speciale, straordinario, anche se a volte ci pare accelerare, o ra
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 Il seme di sequoia. Questa è una pigna di sequoia e contiene tanti piccoli semini. Per noi è del tutto normale pensarci, che da anche uno solo di questi quasi insignificanti semini possa nascere una delle creature più grandi e imponenti che si siano mai viste sulla Terra. Alberi che superano anche gli 80 metri di altezza e capaci di vivere per migliaia e migliaia di anni. Diamo per scontato che questo accada anche con le piantine sui nostri balconi ma, se ci fermiamo a riflettere un momento, ci sarebbe da slogarsi una mascella dallo stupore. Come diavolo è possibile che in quel semino ci siano tutte le informazioni necessarie per sviluppare processi chimico-fisici incredibilmente complessi; e conoscenze. Si conoscenze, frutto di milioni di anni di esperienza accumulata per come accedere alle fonti vitali, acqua luce, e minerali da trasformare in energia e materiale organico; e strategie per difendersi da enti esterni e per garantirsi la riproduzione. Tutte queste incredibili cose in q