L’armocromista
e il tostapane!!
Una parola
perfetta per lo scopo, sconosciuta ai più nel suo significato. Lo ammetto me
compreso. Ci sono persone che hanno studiato delle cose e altre che decidono di
avvalersene, e allora? Ma il punto è che è una parola perfetta per scatenare il
flusso di parole; parole che parlano di parole, commenti che commentano
commenti e discussioni critiche e risposte e insinuazioni, che tutte si
estingueranno in breve come un petardo difettoso. Sbuff!!! Fino alla prossima
esternazione, subito dopo a ritmo sempre più incalzante; al prossimo pretesto
per poter ricominciare il gioco. E tutti noi davanti a uno schermo a dialogare,
a discutere e confrontarci con chissà chi. Decine o migliaia di persone che non
abbiamo mai abbracciato per sentirne il calore, con cui non abbiamo mai
litigato guardandoci negli occhi e sentirne l’autenticità. E infatti non siamo
neanche sicuri che esistano veramente. Che non siano un troll, un algoritmo che
non suda, non trema e non prova emozioni. Come girar per casa e discutere con
il frigorifero o il tostapane. L’armocromista è perfetto per portarci a spasso
in questa realtà inventata, fatta di chiacchiere senza sostanza che noi stessi
alimentiamo consapevoli, e che solo noi possiamo interrompere. Rifiutandoci di
commentare la minchiata del giorno!
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