L’onda d’urto
e l’enorme calore sviluppato dalla bomba sganciata su Hiroshima uccisero all’istante
oltre 100.000 persone e ogni altra forma di vita per chilometri e chilometri.
Sopralluoghi successivi però portarono a scoprire, con sorpresa, che sei alberi
distanti circa solo un chilometro dal centro dell’esplosione erano incredibilmente
ancora vivi. Danneggiati ma vivi, e subito ricominciarono a germogliare e
tuttora fanno ancora bella mostra di sé. Darwin definì il Ginko Biloba un vero
e proprio fossile vivente, si stima infatti che esistesse già oltre 240 milioni
di anni fa, sia praticamente immortale e resistente a inquinamento e condizioni
avverse, ed è arrivato ai giorni nostri esattamente come era allora. Incurante
di tutto quello di anche apocalittico è accaduto sul pianeta in questi milioni
di anni. In autunno poi le sue foglie diventano di color oro brillante; un vero
spettacolo. Lo so che abbiamo perso la capacità di stupirci e guardiamo a tutto
quello che ci circonda come fosse del tutto normale, scontato, e anche una
simile meraviglia diventa solo un oggetto ornamentale, ma come non fermarsi a
pensare. Questi che ho fotografato sono due esemplari presenti nei giardini
Lamarmora a Torino, e questa mattina, mentre li osservavo, mi sono chiesto
chissà se potessero raccontarci, come un viaggio fantastico nel tempo, la
storia della nostra Terra. Loro l’hanno vista e vissuta!
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